E’ integerrimo, forte, coraggioso. Un vero duro dalla mente acuta
e inossidabile al servizio della giustizia.
Però col cuore tenero.
Padre affettuoso è anche cavaliere dolce e innamoratissimo dell’unica metà che
desidera. Per di più è bellissimo. Quasi due metri asciutti di muscoli,
colorati più o meno come quelli di Denzel Washington.
Può non piacere ? Può non piacere il protagonista dei
thriller di James Patterson ?
E infatti rieccolo : Alex Cross. Punta di diamante della
squadra omicidi di Washington, alle prese con altri misteriosi delitti in
questo “Gatto & Topo” (Longanesi, 372 pagg., L.32.000).
Delitti che anche qui, come nel precedente bestseller “Jack
& Jill” (sempre di Longanesi, ma ridotto anche sul grande schermo - “Il
collezionista” - per l’interpretazione di Morgan Freeman), lo toccano almeno in
parte da vicino.
Punto di forza, indubbiamente anche questo, per aggiungere
fascino alla figura di Cross e di conseguenza al libro.
Penna esperta e abilissima, quella del cinquantenne autore
newyorkese (sarà un caso che sia pure presidente di una agenzia pubblicitaria ?),
traccia così una vicenda avvincente proprio perché attraversa i pensieri, le
paure, i desideri (e anche le follie) di ogni personaggio ; e mai una vita
è divisa dai gesti o dalla storia. Mai, che sia un serial-killer o un
poliziotto, le pagine scorrono dimentiche di quella dimensione umana, che
invece sfugge alla superficialità di tanti (pure popolarissimi) “eroi” di
cartapesta di cinema, romanz(ett)i e tivù.
I capitoli sono flash, scene, due o tre pagine,
eccezionalmente quattro. Frammenti esaurienti, ma come tessere di un puzzle. La
voglia è subito quella di completare, ricostruire, capire. Perché il quadro è
complesso. L’eterna lotta tra bene e male più combattuta. In gioco, come in una tragedia greca, ci sono sentimenti
estremi : vendetta e follia, amore fino all’odio, sofferenza fino alla
morte.
La vendetta è per Cross. Maturata in anni di galera ;
attechita in una mente sempre cieca di affetti. Unico ristoro il sangue ed unica
attenzione possibile quella da strappare con la paura agli occhi degli altri. “Soneji”, questo il suo soprannome, per questo
uccide, casualmente e spietatamente, prima di avvicinarsi alla sua vera preda. Ed
è un cerchio che si stringe su una sfida logorante alla mente, all’abilità,
alla fama di Cross, prima di rivolgersi ai suoi affetti, alla sua persona.
La stessa sfida che, in parallelo, si compie tra la mente alienata dell’imprendibile Mr.Smith,
serial-killer dall’infinita e incomprensibile catena di orrori, e l’FBI.
Le vicende, ovviamente, si toccano. E non solo perché non c’è
lontananza tra chi perseguita il male come tra chi lo compie. Nell’altalena
avvincente e inquietante del romanzo, tra brividi e colpi di scena (ma non
mancano nemmeno delicati appunti di passione e romanticismo), la
giustificazione del titolo appare immediata. Chi insegue e chi è inseguito ?
Chi è il gatto e chi il topo ?
Chi ? Se persino il miglior segugio di Washington, Alex
Cross, potrebbe essere stato ucciso ?
Rita
Guidi
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