martedì 29 gennaio 2019

IL CANDIDO DI VOLTAIRE A FUMETTI (R.MARCENARO) di Rita Guidi


Sul comodino, ma sfrontatamente. 
Come una lettura che per una volta sia una piacevolissima ‘americanata’, ma senza che questo ci faccia sentire in colpa, o suoni un tantinello riduttivo.
“Il Candido di Voltaire a fumetti” è allora una bella idea di Ro Marcenaro, fresco di stampa per la collana Onde della Universale Economica Feltrinelli.  Inconsueta, quantomeno, nel ‘sussiegoso’ atteggiamento europeo, che relega il fumetto, anche se ‘cult’, esclusivamente a se stesso.   Le sue proprietà divulgative nel nostro mondo della fretta, o semplicemente utili a rendere piacevole l’approccio a letture non leggerissime, sono ancora retaggio di una mentalità d’oltreoceano, della quale però Marcenaro appunto si appropria.
Favorito dal tema (chi non ha immaginato anche così le avventure del seppur classicissimo protagonista?) il co-autore (illustratore?) si muove come un ‘americano a Parigi’ sintetizzando in nemmeno duecento pagine di tavole il più celebre racconto di Voltaire.  Grave pecca, è vero, l’insistenza su motivi di facile presa nella sua libera riduzione del testo, che però resta poco meno che fedele nei suoi motivi essenziali.
Candido, Pangloss, Cunegonda, mantengono alle spalle lo stesso ‘sorriso odioso’ , la stessa ironia voluta dallo scrittore e filosofo illuminista ad accusare ogni ottuso ottimismo sociale. E si muovono buffi nel ‘migliore dei mondi possibili’, ulteriormente conditi dalle facce nasute di Marcenaro, recidivo comunque alle novità.
L’autore genovese ha infatti firmato caroselli pubblicitari negli anni 70, video ed animazioni negli anni 80’, e strisce (da Panorama a Repubblica) adesso. Dello scorso anno è poi “Il barone di Munchausen a fumetti” (Panini Ed.).
Da far prevedere che la sua ‘striscia’ continua.

                                   
                                    Rita Guidi