domenica 24 febbraio 2019

OSCAR ACCORSI di Rita Guidi


Il catalogo è debitamente corredato da un’audiocassetta. Necessaria ‘colonna sonora’ alle opere di un artista multimediale qual’è Oscar Accorsi.
Dopo un’ormai lunga teoria di appuntamenti che lo hanno visto protagonista unico o in esposizioni collettive anche nella nostra città (è il caso ad esempio di ‘Domestiche emozioni’ alla galleria Alphacentauri, nel ’94 ; o nello stesso anno, della suggestiva ‘Luoghi di trasformazione’ a Langhirano), lo scultore è ora a Reggio Emilia con ‘CUT’, nell’area destinata alle esposizioni temporanee dei Civici Musei, fino a domenica prossima.
‘Cut’ come taglio, lamina, ‘ferita’ : i suoi assemblage metallici fendono l’aria vibranti almeno quanto i suoni.
Il mio attuale equilibrio - dice - è basato su un salto tra due estremi : l’aria del suono ed il peso specifico del ferro...”
Equilibrio ‘pesante’, infatti, fascinoso ed insieme inquietante, è accentuato dall’allestimento, curato dallo stesso Accorsi, che prevede luci e giochi di luce. Ombre, soprattutto, che dilatano ‘oltre’ il rigore di queste infinite successioni acuminate di ferri. Più spesso neri, come l’esatto involucro del bel catalogo : di ferro anche lui, a equilibrare l’evanescenza, ugualmente metallica però, del suono. Anche la musica è di Accorsi, che del resto proprio da questo modo espressivo nasce : “Pur lavorando con le mani - conclude infatti - continuo  a pensarmi compositore. Chi sa controllare  il suono, e quindi il tempo e lo spazio, riesce a controllare tutto ciò che vi sta dentro. Ne sono fermamente convinto.”

                                    Rita Guidi