venerdì 22 febbraio 2019

NAVIGARE CON INTERNET (P.GLISTER) di Rita Guidi


Gli errori sono compresi nel testo. 
E non può essere altrimenti, quando si parla (e si spiega, e si aggiorna...) di un argomento come Internet.
Lo sa e lo dichiara, del resto, lo stesso autore de “Il nuovo navigare con Internet” , che esce ora per la Apogeo Editrice : “Quando si sta sparando ad un bersaglio mobile - afferma infatti Paul Glister nella prefazione - la tecnica più comune consiste nel puntare appena prima del bersaglio, in modo che il colpo raggiunga il punto in cui il bersaglio sarà pochi istanti dopo. Internet è un bersaglio mobile. Eppure cercare di prevederne gli spostamenti è davvero difficile.”
E se lo dice lui potete crederci ; Glister è considerato il più autorevole esperto mondiale in materia. Ma soprattutto, aggiungiamo noi, il meno presuntuoso (‘qualità’, è evidente, quanto mai nemica anche del più elementare desiderio di conoscenza e di ricerca).
Perché ?  Ma perché a distanza di non più di due anni dalla pubblicazione del precedente “Navigare con Internet”, si è, come dire ?, autosuperato.    L’evoluzione della Rete è stata così densa e frenetica, che anche quelle pur basilari informazioni, gli sono sembrate troppo povere ed obsolete ; e allora eccovi le 622 pagine di questa ‘Bibbia di Internet  aggiornata ed ampliata’, come recita il sottotitolo.  Risposta, per il momento, davvero esaustiva per un organismo in costante crescita e in perenne gemmazione.
E allora innanzitutto le radici : la struttura del libro, proprio per garantirsi il più possibile una durevole validità, si preoccupa di far conoscere la storia ed il background tecnico della Rete, di illustrarne caratteristiche e possibilità di utilizzo, di suggerirne modalità d’accesso e comandi, anche.  Dalla posta elettronica, alla trasmissione di file, alla ricerca di specifiche informazioni, capitoli e paragrafi sono tra l’altro corredati da figure di schermate esplicative.
Ma poi la freccia di Glister punta comunque al bersaglio mobile : come un ragno attento esplora il World Wide Web (la più spettacolare applicazione della Rete), accenna ai più recenti progetti multimediali - dal mondo dell’editoria a quello delle scienze informatiche -, e tenta, anche, di gettare uno sguardo sul futuro.  E dunque alle ‘orecchie’ di Internet, alle trasmissioni cioè di voce e suoni, o alla realtà virtuale.
Il tono ? Quello di chi immagina per difetto quanto avverrà tra due anni ( o forse due mesi) nel cyberspazio.
La portata, la complessità, la ricchezza oggi a nostra disposizione - ricorda anche Vinton G.Cerf, Presidente di The Internet Society nella nota introduttiva - non erano previste. Guardando Internet  con gli occhi del 1973, l’unica reazione possibile è quella di meravigliarsi di questa evoluzione.”
 Per questo non è un caso che per gli utenti della Rete si usi il termine ‘navigare’.  Che è come dire che è qui la  frontiera della società contemporanea  : nuova e libera, per l’affrancamento da confini, distanze, geografie ; e pure caotica e vischiosa, certo, per i mondi troppo soli o troppo ‘altri’ ai quali invita.   Oceano, allora, oceano di una folle idea, come avrebbe forse detto John Keats. Il poeta è proprio ricordato da Glister per uno stralcio che l’autore ritiene illuminante (come solo la poesia sa essere) della sensazione che prova il più moderno come il più antico esploratore...
Poi mi sentii come chi scruti il cielo/ - scrive Keats - e veda apparire un pianeta nuovo ;/ o come il forte Cortez, che con occhio d’aquila/ osservò il Pacifico - e con i seguaci tutti / si guardarono con in mente una folle idea -/ in silenzio, su una cima di Darien.”

                                         Rita Guidi