martedì 8 gennaio 2019

LA VENDETTA DEL VULCANO (M.L.CORNO) di Rita Guidi



 Alla storia non piace l’11 settembre. 
Per un beffardo capriccio del destino (o per una precisa fatalità, come piace credere agli amanti della cabala), questa data ha più volte segnato un tragico appuntamento. E se dell’ultimo – in ordine di tempo – è appena ricorso il triste decennale, Maria Luisa Corno, in questo suo “La vendetta del vulcano” (Morales Ed., 232 pagg., 20 euro) è pronta a ricordarcene un altro, ugualmente doloroso anche se assai lontano. 11 settembre 1541: il ruggito di una devastante eruzione cancella vite e città nel tormentato orizzonte del Guatemala. Apocalisse naturale, eppure molto vicina a un furore divino contro ingiustizie e malvagità, quella data è infatti il punto di arrivo nel tremendo percorso di conquista degli antichi regni maya. 
 Nella scelta dell’autrice ( i cui eclettici studi e interessi spaziano dalla scienza all’archeologia… all’America Latina), fu quello un giorno fatidico: apocalisse finale della brutale sottomissione delle popolazioni indigene, ma anche sfida a una rinascita più pacifica e attenta.
 Raccontate come un vero romanzo (benché supportato dal rigore delle date e dei fatti), le vicende spaziano per una breve manciata d’anni (dal 1523 al 1541, appunto), avvolti come un diario attorno alla figura brutale e fascinosa di Pedro de Alvarado; conquistador bello e spietato inviato dalla corona di Spagna a sottomettere il paese centroamericano. Protagonista del quale seguiamo amori e ambizioni grazie a una narrazione sceneggiata e vivace, come nei dichiarati intenti dell’autrice:
“La vera storia, si sa, non esiste (…) Ognuno la racconta come vuole e come più gli fa comodo (…) Quella che vi propongo è la mia vera storia, vivacizzata e movimentata dalla mia personale visione delle vicende che riguardano questo sfortunato paese. Ve la racconto perché sono legata al Guatemala, il meraviglioso e struggente paese di mio marito, da un profondo e tormentato amore”.
 E’ così che la personale passione per la storia dell’autrice colora con forza queste pagine; ne attraversa i dialoghi, ne immagina i pensieri. E’ così che la storia del Guatemala incontra la cronaca del proprio destino: il proprio 11 settembre. Morte di un luogo e di un tempo, cui il futuro non guarderà.  

                                          Rita Guidi