martedì 9 aprile 2019

LA LAMA SOTTILE (P.PULLMAN) di Rita Guidi


Sfiora la realtà e la solleva in volo, lo straordinario romanzo di Philip Pullman “La lama sottile” (Salani Editore, 290 pagg., L.28.000). Secondo appuntamento di una trilogia che inserire nel genere “fantasy” sarebbe quantomeno riduttivo, il volume fa seguito al successo de “La bussola d’oro”, e precede il già attesissimo momento finale.
Perché è un’avventura che dimora più in alto, quella di questo autore inglese di Oxford, insegnante e padre di due figli, che al mondo dei ragazzi ha dedicato numerosi altri racconti e ottenuto prestigiosi riconoscimenti. E proprio due ragazzi, con i quali ha una evidente dimestichezza, sono anche i protagonisti di questa intrigante vicenda ; ma i lettori sono assolutamente tutti. La fantasia, alla quale Pullman rinvia e attinge, è inquietantemente quella di tutti. Come se parlasse, distillasse, concretizzasse nel susseguirsi avvincente di pagine fantastiche, quello che ognuno di noi, in sogno o ad occhi aperti, ha almeno una volta immaginato.
Fantasy da deja-vu, verrebbe da dire allora ; o cenni epici, se questo non sembra esagerare. 
Del resto, i richiami alla dimensione classica, fosse solo nell’etimologia dei nomi, o a certa fascinosa e mitica letteratura come “Il paradiso perduto” di Milton, decisamente non mancano.  Compreso Keats : “Devi essere capace di accettare di trovarti in mezzo a incertezze, misteri, dubbi - è infatti la citazione che legge Will, il piccolo protagonista - senza metterti irosamente a dar la caccia a fatti e ragioni...”
E’ questa la lunghezza d’onda poetica e necessaria ad infilarsi nelle accoglienti pagine di questo libro ; perno, anche, della sua verità. 
 La verità : questione complessa, ma per la quale Lyra Linguargentina, l’altra bimba protagonista ha un preziosissimo aiuto ; possiede quell’aletiometro (la evidente radice è greca), quella bussola d’oro conquistata nel volume precedente, il cui Nord equivale al vero cui lei è destinata.
Strumento non dell’altro mondo, ma di un altro mondo...Perché il filo di questa seconda avventura si snoda negli squarci tra universi paralleli che rimettono in gioco equilibri tra forze ancestrali. Tra Ordini e Disordini che dovranno trovare nuove stabilità.
Will ha la fortuna di scoprirne un passaggio : fortuna intesa anche questa in senso classico. E’ il suo destino, cioè. L’inizio di ciò che farà e di ciò che diventerà. Obbediente suo malgrado a una parte tanto più grande di lui.
Più che vere, emozionanti, in questo senso, le pagine dell’autore che rintracciano insieme la normale fragilità, stanchezza, desiderio infinito di protezione di questi ragazzini ; eppure il loro magico dover essere, eroi per forza in difesa di un padre o di una madre, dei propri affetti e di loro stessi.
Feriti e stanchi, Will e Lyra lottano caparbi contro ciò che vedono ingiusto, forti dello stesso istinto anche se figli di mondi diversi. Una lotta difficile : il Male e il Bene sono forze confuse in questo aprirsi e richiudersi di mondi, ed è ciò che confonde, sorprende e affascina del libro ; come l’eterno dubbio sui confini umani della libertà e della conoscenza.
 Per questo ci sono, qui, luoghi di streghe buone e di madri crudeli, di sciamani e di angeli.
 Un nemico è però certo, evidente, individuato. Quegli Spettri dell’Indifferenza che popolano invisibili un luogo in cui sopravvivono solo i ragazzi. La loro inconsapevolezza e innocenza li salva fino alle soglie dell’adolescenza, quando questi mostri implacabili succhieranno loro l’interesse consapevole e informato verso il mondo, e li trasformeranno in morti in vita.
Una morale e un allarme, un invito, non mancano insomma in queste pagine. Come la preoccupazione, perché una delle tante realtà parallele ha già subìto questa letale invasione. Ed è solo uno dei tanti pericoli che incombe ora anche su tutte le altre, su tutti noi.
Solo la “lama sottile” può tagliare e ricomporre gli squarci tra esse. Un coltello magico di  cui Will ha la chiave. E’ a lui, a un bambino, allora che dovremo guardare. Possiede l’innocenza necessaria a proteggerlo dagli spettri ; il sollievo dalle ferite che un padre ritrovato gli ha donato insieme al proprio mantello, prima di morire ; e la forza che gli viene dagli affetti più  veri che fino alo stremo è pronto a difendere. In mano ha il magico coltello ed è pronto ad accettare il mistero, a non accanirsi a caccia di ragioni... Sì. E’ a lui che potrà essere il caso di affidarsi, nella grande guerra che si sta preparando lassù, nei cieli del Nord.

                                    Rita Guidi