mercoledì 10 aprile 2019

ALLA RICERCA DELLA PARMIGIANITA' (PERDUTA?) di Rita Guidi


A parole, la città ha il profilo forte e autentico di una certa, esatta cultura parmigiana.
Quella che è stata espressa dagli scrittori e dai registi di Parma : questa è la parmigianità - afferma deciso Alberto Bevilacqua - Un carattere, una fusione tra fantasia e cultura popolare elevata. Qualcosa che respiriamo anche dalle acque del Po, e che comprende anche l’intensità della forza antelamica...
E’ stata ? Quindi, non è più ?
“Assolutamente è ed esiste ancora, e io stesso la esprimo e la vivo - prosegue Bevilacqua - L’ho assimilata nei luoghi dell’Oltretorrente, e credo che ancor oggi la parmigianità abiti lì, e sia un ponte che unisce aree di vita : il carattere popolare e la fantasia, con la forza anche industriale anche commerciale.”
Di nuovo la forza...
L’Antelami, l’ho detto. E’ lui lo specchio della parmigianità. Il romanico è forza, coraggio ; e l’Antelami lo è più che mai nel nostro Battistero. Mettere il Battistero all’occhiello : ecco la parmigianità !”
Oppure una rosa, verrebbe da dire. Com’è il caso di Franco Maria Ricci, raffinatissimo editore di libri d’arte, che però non è l’eleganza che, nella sua idea di parmigianità , mette al primo posto...
L’eleganza ? Certo, l’ho respirata e mi accompagna un po’ come fosse un arnese del mestiere che faccio...- sorride Ricci - Un merito assolutamente relativo, per chi si occupa di cose prossime all’arte. Insomma non c’è dubbio che Parma conservi, soprattutto nella sua gente, una certa signorilità. Il suo passato e le sue dimensioni la difendono assai meglio che altrove dalle cadute di gusto. E poi la cura per le case, curate, restaurate...o la quantità di ricchezze artistiche : pinacoteca, Correggio, Duomo, Battistero...In proporzione agli abitanti c’è molta più arte qui che a Milano o in molte altre città...”
Ma la parmigianità ?
“Non la cercherei lì - afferma Ricci, e il tono è di chi non esita a definirsi dubbioso - Forse anche perché mi è difficile pensare alla parmigianità come a qualcosa che stia al di fuori da una dimensione strettamente personale. Parmigianità per me sono i ricordi e i veri amici. Le parole che a volte traduco liberamente dal dialetto...(qui a Milano, quando dico di darmi ‘quel bagaglio lì’, tutti pensano a una qualche valigia !). Insomma, - conclude Ricci - tutto quello che ha fatto di Parma, per me, una città-madre. Questa è la mia parmigianità.”
Solo sua, cioè. Un impronta strettamente personale ma  non per questo, certamente, meno forte.
La forza : è di nuovo questo, per contrasto, il colore che emerge dalle parole di Gene Gnocchi, sempre più in bilico tra la dimensione di comico e quella di scrittore...

La parmigianità ? Non ho idea di che cosa possa essere : sono di Fidenza.” - Il tono è serio, la cadenza inconfondibile, la logica impeccabile. (Comico o scrittore ?)
Dribbliamo : e la fidentinità, allora ?
E’ una dimensione più appartata, più schiva. Sia come mentalità che in senso culturale. Per questo anch’io - afferma lo scrittore - mi sento legato ad un clima più discreto, che non è quindi quello dei Goldoni, dei Colombi Guidotti, dei Bevilacqua...Voglio dire che Fidenza attinge a Parma, ma forse proprio per questo, non ama esibirsi. Il parmigiano lo fa, e non in senso negativo ma perché ha più iniziativa, più voglia di fare...”
Più “forza” di carattere ? E in un discorso, tra l’altro, che non consente sconfinamenti urbani ?
Certo - interviene Bevilacqua - La parmigianità si lega solo ad alcune espressioni della cultura parmigiana e rigorosamente alla città.”
Ad esempio ?
Ad esempio, un Barilli o un Colombi Guidotti ne sono piena espressione ; un Malerba, che pure stimo molto come scrittore, no. E tantomeno Bertolucci. - aggiunge Bevilacqua - Insomma, non solo non tutti i parmigiani esprimono quei caratteri di cui dicevo, ma anche chi non appartiene alla città , non può certo farlo. Essere di collina non è già più essere parmigiani...”
“Genius loci” ? Traduciamolo con “Parma e po’ pu’” : altrimenti che parmigianità è ?

                                    Rita Guidi