mercoledì 20 marzo 2019

IL CIELO DI MARGHERITA HACK di Rita Guidi

Risultati immagini per margherita hackC’è comunque un cielo da amare, 
fosse anche (leopardianamente) indifferente. E’ fatto di corpi pulsanti, fonti di energia luminosa : stelle.
Margherita Hack le guarda ( e le ama) così...
Noi astronomi siamo dei fisici. - afferma, lo spiccato accento toscano - Delle stelle ci chiediamo qual’è la loro struttura, la loro fonte di energia ; come si aggregano in galassie... Non la loro origine : quello è un discorso metafisico, ed è una domanda che semmai ci poniamo come persone, non come scienziati...”
Universi (è il caso di dirlo) separati quindi, quelli tra scienza e religione ?
Decisamente sì. - risponde sicura - E’ vero che, soprattutto in alcuni campi della ricerca, possono intervenire questioni etiche, e la scienza deve fare attenzione a non danneggiare mai la vita. Ma deve sempre andare avanti...”
Nessuna preoccupazione ? Nemmeno per i più recenti sviluppi della genetica, di cui tanto si è parlato ?
No. Non sono preoccupata. - ribatte decisa - Anche la clonazione può essere utile. La biologia può portare a enormi vantaggi. Trovo ad esempio bellissimo che una donna adesso possa avere figli a cinquanta o sessant’anni...E sarà un figlio tanto amato quanto è stato voluto e desiderato. Così come sono contraria - prosegue - all’idea che l’embrione sia una persona. La donna deve essere libera di scegliere...”
E le nuove comunicazioni ? Le nuove tecnologie ?
Utili. Anche quelle. - riprende la Hack - Naturalmente con criterio. Per non diventare vittime del computer, come dei drogati...Insomma ho fiducia. Sono ottimista ; spero che la ragione umana prevalga anche su quella grave disattenzione che ha portato a un così scarso rispetto per l’ambiente. La scienza deve essere cosciente di questo ed educare a questo. Da subito, per il nostro presente.”
E per il cielo di domani...A proposito : come lo vede, che so ?, da qui a mille anni ?
Uguale. - sorride - Forse avremo strumenti più potenti per studiarlo. Forse potremo viaggiare nel sistema solare, colonizzarlo con osservatòri...Ma il cielo fra mille anni sarà uguale : per lui un millennio è poco più di un secondo...”
Nessun turbamento. Nemmeno per lei...
Io sono atea, materialista. - spiega - Dietro al telescopio per me c’è solo materia. Come un insetto dietro il microscopio per il biologo...Turbamento no...Quello è più facile averlo guardando il cielo a occhio nudo...”
E allora, chissà...

                                                                                                              Rita Guidi