sabato 20 aprile 2019

EDUCARE ALLA LEGALITA' di Rita Guidi


E’ una nuova materia. Un libro che aggiunge la più difficile lezione, al consueto orario scolastico. Una sfida importante, già raccolta nel titolo : “Educazione alla legalità - Dal rispetto della legge alla convivenza democratica” ; filo rosso con la nostra città, è, tra l’altro, quella Casa Editrice Spaggiari da sempre legata al mondo della scuola, e che aggiunge così alla propria collana di “strumenti didattici” un titolo davvero speciale.
Lo hanno scritto due professori (e chi altri ?), impegnati quotidianamente nella consapevolezza di un compito, spesso oggi sottovalutato, fatto di parole, di nozioni, di idee da spiegare e trasmettere ; e poi di qualche cosa d’altro, indubbiamente slegato dalla ristretta logica del voto, ma che pesa con forza, in ogni istante trascorso all’interno di una classe. E’ il formare una coscienza morale, il crescere cittadini del mondo, per usare le parole degli autori : e cioè di Giovanni Marchese, docente di italiano e storia a Palermo, e di Maria Falcone, docente di Diritto nella stessa città, il cui cognome non è solo un riflesso casuale con i ricordi di un’Italia difficile, ma un legame ininterrotto col fratello Giovanni.
La difesa della speranza in una possibile convivenza civile, il diventare uomini, cittadini, società, comincia, come sostengono loro, da lì, da un banco di scuola. E quello che prima era affidato alle improvvisate capacità di ogni docente diventa oggi un libro. Anzi un manuale, utile di schede e unità didattiche.
Diviso in tre sezioni, il volume affronta innanzitutto questioni soggettive e relazionali (“Io e gli altri”), analizzando comportamenti, idee e opinioni, regole della convivenza a partire dall’ambito della classe. Quindi si estende ad una dimensione più vasta (“La legge e la società”), illustrando i luoghi della società, i testi della Comunità, le leggi della Costituzione e le regole del Diritto. Per muoversi, in conclusione, verso una dimensione insieme più imprescindibile e astratta (“La politica e la morale”), nella quale si rintracciano appunti di storia della politica, si chiarisce la struttura di uno Stato di diritto, si riflette su Stato, Mafia e Anti-mafia.
Per questo, per il suo articolarsi dai concetti semplici ai più complessi, il sottotitolo recita “tracce di un percorso educativo dalle elementari alle superiori”.
E per questo gli autori confidano in questo più ampio modo di fare scuola : “Coadiuvare i giovani nel difficile cammino della formazione di una coscienza morale - scrivono infatti in premessa - non significa renderli ‘ripetitori di principi’, ma individui capaci di porsi prospettive ampie sul mondo dei valori morali.”
Nulla di astratto, quindi, ma una conoscenza più partecipe di ciò che ci sembra sempre così lontano e altro (ad esempio lo Stato, le sue regole e i suoi meccanismi) ; e poi il rispetto degli altri, riconosciuti come risorsa indispensabile alla propria crescita umana.
Nessun uomo è un’isola, insomma, come scrisse John Donne. Maria Falcone e Giovanni Marchese sembrano, con altre parole, ripetercelo. Un invito chiaro, perché anche solo la frase di una poesia possa diventare una nuova ipotesi di insegnamento.

                                    Rita Guidi