domenica 19 maggio 2019

BUTTA LA CASA DALLA FINESTRA (B.RICHARDS) di Rita Guidi


Risultati immagini per butta la casa dalla finestra libro ben richardsUno di quei week-end che vorresti buttare la casa dalla finestra. Una moglie che abbandona passato, libri e frustrazioni, e un lavoro rognoso che, invece, non ha nessuna intenzione di prendere un’altra direzione.Il libro inizia così, ma non è questo il significato del titolo. “Butta la casa dalla finestra” (Newton & Compton Editori), riprende infatti un benaugurante intercalare cileno. Modo di dire paradossale e ironico, intrigante e divertente, proprio come lo stile dell’autore, il trentaquattrenne inglese Ben Richards, che con questo romanzo segna davvero un prezioso (e già premiato) esordio narrativo.   Londra di oggi, stretta tra il grigiore di sempre e le difficoltà nuove. Metropoli alienata, tra le ubriacature e le felicità effimere da sabato sera e i mille steccati continui, tra i quartieri, tra le razze, tra la gente. Jamie, il protagonista, ci vive giusto in mezzo : il suo matrimonio si è chiuso sull’ennesima insoddisfazione da fine settimana, e il suo lavoro, assegnare alloggi comunali a immigrati e nullatenenti, è una sfida quotidiana alle difficoltà e all’indifferenza. Ferito più che sprovveduto, alla fine debolmente eroico, per l’aggrapparsi con caparbietà a quanto di ideale deve sopravvivere, Jamie è uomo contemporaneo in carne ed ossa, forte soprattutto di una straordinaria ironia. Il peso dei giorni e degli eventi, dolente come pugni nello stomaco veri o metaforici che siano, trova così un sorriso stanco, nel quale cercare rifugio e sopravvivere. Ponte disperato alla speranza. Jamie soffre o a volte sorride, e timbra ogni giorno cartellini o fogli, ma galleggiando appena sopra quella realtà di piatti sporchi e, come lui, un poco abbandonati, tra i quali si trova improvvisamente catapultato. Solo, ma non troppo, tra tante solitudini come la sua. Perché ognuno, anche a Londra, cerca il proprio sole ; come Ana Maria, che lo vorrebbe colorato e caldo quanto  nel  Cile dei suoi ricordi ; o come la signora Kahn, cui basterebbe anche così pallido rispetto alla sua lontana India, purchè tranquillo. Libero dal buio di un razzismo che tormenta di violenza e di povere lotte tra poveri, le notti sue e dei suoi bimbi. Lo stile asciutto di Ben Richards, svela con vigore e distacco, solari irrazionalità femminili, come difficili realtà sociali (più dense, queste, per la forza “autobiografica” di chi le ha davvero vissute : quell’impiego in Comune era davvero come il suo). Situazioni, entrambe, che affascinano il nostro Jamie, e che improvvisamente ricolorano la sua vita di pub, decisione e  nuove emozioni. Accanto alla sua impenitente ironia affiora allora la paura : quella di scommettere e perdere, sul lavoro come tanti e nella propria vita di nuovo. Ma più forte è il desiderio e il piacere di riprovarci. Di buttare all’aria timori e pregiudizi, codarde “saggezze” e pessimismi. E la casa dalla finestra, naturalmente, ma questa volta senza nessuna rabbia : solo per un brindisi, benaugurante davvero.

                                    Rita Guidi