dell’essere è
per Carlo Amedeo Amman tutt’altro che insostenibile. Sublime, invece, come
dichiara nel titolo del suo ultimo libro (che esce ora per la Macro Edizioni),
e come chiarisce subito anche a noi...
“Volevo un titolo che rivelasse un legame con il “tutto”, con
quella spiritualità di cui qui si parla, - spiega Amman, il tono più che
tranquillo, l’italiano perfetto che gli deriva dalla madre emiliana, anche se
confessa di pensare, per la sua cittadinanza svizzera, in tedesco - e insieme
suggerisse come ci si sente, anche con il corpo, in questa dimensione New Age
ritrovata.”
E il libro vive proprio di questa sua personalissima
esperienza ; ma la New Age sembra gremire oggi, iniziative e librerie,
situazioni e atteggiamenti. Allora, dove comincia la moda, la trovata
commerciale ?
“Capita spesso che all’interno di un’esigenza vera e
trascinante, ci sia chi “nuota” nella corrente. Per questo, tutto quanto viene
definito come New Age, va valutato da caso a caso. Per qualcuno, tra l’altro,
ha una componente contorta, mistica, religiosa, settaria, con la quale
certamente non mi identifico. New Age - prosegue Amman - è invece vivere una spiritualità che non
avverte come un fardello il corpo ; che vive anzi attraverso il corpo.”
Guardarsi e cercarsi dentro, quindi, ma con regole nuove...
“Con una sola regola (un termine, questo, poco New Age) :
quella dell’autenticità. Perché noi siamo sempre la sfumatura di qualcun altro.
O meglio, questo ci chiedono di essere : modificare la nostra autenticità
sulla base di quello che vogliono gli altri. Nel lavoro come negli affetti.
Valorizzare la nostra vera personalità, è allora questo nuovo modo di essere.
Ed essere è il nuovo modo di dare. Di sentirsi finalmente leggeri, quindi.
Forse anche questo è il motivo di un successo.
Rita Guidi
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