Sfoglia con cura le ultime pagine di questo millennio,
l’undicesimo appuntamento col Salone del Libro di Torino.
Sempre dibattiti, ma meno ipotesi, sempre novità, ma non più
labirinti di titoli, la cinque giorni del Lingotto dedicata al mondo dell’editoria,
offre davvero un filo d’Arianna per (ri)trovare e comprendere l’orizzonte
duemila della lettura.
Bando a dubbi o qualunquismi (...dai fantasmi informatici a
quelli di una “naturale” e più o meno lenta estinzione...), quindi, il Salone
ricomincia dal centro di se stesso : dal libro, cioè. Non per sciocca
ridondanza, ovvio, ma per riaffermare quello che c’è. E non è poco. Tanto che
un filo ci serve proprio.
Quattro, anzi. Colorati e diversi, ci invitano ai quattro
piaceri cardinali di lettori post-moderni.
Il primo, azzurro, guarda e comprende suggestioni d’Oriente.
Mito, sacro, spiritualità : e non c’è dubbio che sia questo un bisogno del
nostro tempo, insaziato da ideologie o secolarizzazioni, cui molti titoli
tentano di dare risposta. E accanto ad
essi un dialogo aperto, tra alcuni
studiosi, intorno alle nuove forme del sacro.
“Sacro, religioso e mito nel nuovo millennio”, sarà per l’appunto
il tema di uno dei primi (e tanti) incontri sull’argomento. A cura di Salone
del Libro in collaborazione con RAI-RADIOTRE "Uomini e Profeti", vedrà l’intervento di
Edmondo Berselli, Enzo Bianchi, Franco Cardini, Giovanni Filoramo, Carlo Sini e il oordinamento di Gabriella
Caramore (giovedì, Sala gialla Ore 18).
Il secondo filo, poi,
è giallo. Ambiguo, inossidabile, eppure per qualcuno un poco superato, è il
colore che darà spazio alle sintesi e alle proposte per un genere non-genere,
comunque e sempre tutto da leggere. L’indagine sarà quindi, per l’occasione,
affidata ad autori ed esperti, per individuare i nuovi temi, i nuovi scopi, le
nuove linee di questa ricerca. Ad esempio venerdì (Ore 18, Sala gialla) quando,
con il coordinamento di Carlo Lucarelli interverranno Mario Baudino, Massimo
Carlotto, José Pablo Feinmann, Giuseppe Ferrandino, Laura Mancinelli, Marco
Neirotti, Andrea G. Pinketts, Patrick Reynald, Nicoletta Vallorani, e Bruno
Ventavoli, nel convegno dal titolo “Brividi al Salone: il giallo, il noir, il
thriller”.
Obiettivo sud per il
verde : è infatti questo il colore del serpente piumato amerindo, simbolo
della cultura sudamericana. Libri
bollenti di richieste, e più o meno solari, ci leggono suggestioni sempre più
fresche e articolate. Come sarà evidente
qui, in un panorama che va dalle diverse forme di spiritualità, alla cultura
popolare, all'impegno sociale, fino alla strada maestra di quella grande tradizione narrativa.
“La cultura sudamericana tra spiritualismo e sincretismo
religioso, tra letteratura e telenovela” è proprio il titolo dell’incontro che
si svolgerà sabato Auditorium alle ore 15. Coordinato da Gianni Minà, interverranno Paloma Amado,
Miguel Barnet, Frei Betto, Daniel Chavarria, Rigoberta Menchù, Paco Ignacio
Taibo II.
E il fil rouge ? Il filo rosso in ogni senso ?
Per fortuna l’Italia, la nuova stagione della narrativa italiana. Proposta ed
espressa anche attraverso quell'aspetto fondamentale della scrittura che è il
linguaggio. Che lingua parla il romanzo italiano di fine millennio? (Tra le “risposte”,
segnaliamo ad esempio, giovedì, alle ore 18, in Sala verde, l’appuntamento dal
titolo “Tra professione e arte: lo scrittore e le scelte di fine millennio”, al
quale interverranno Marco Belpoliti, Alfonso Berardinelli, Carmen Covito,
Sandro Veronesi, con il coordinamento di Bruno Falcetto ; e ancora sabato
alle ore 11 in Auditorium, “Al Salone si onora il Nobel: Dario Fo”, cui
interverrà lo stesso Fo, con Giorgio Albertazzi e Franca Rame).
Riflessioni e commenti, insomma, ancora una volta, troveranno
spazio nel fitto calendario di convegni e interventi del Salone.
E a proposito di spazio : anche il luogo è stato
rinnovato e trasformato in un’accogliente biblioteca, un po’ salotto e un po’
palcoscenico. Un unico grande ambiente, quasi a colmare la distanza fisica che
spesso si crea tra la parte espositiva e le sale convegno. Sintesi e invito,
anche questo, al piacere del libro ; alla lettura senza barriere,
specialismi o “passaporti”.
Pardòn : uno è
previsto, ma riguarda i mini-lettori. Si tratta di un documento che testimonia
il loro ingresso nel mondo del libro (oltre a permettere una sorta di caccia al
tesoro tra gli stand degli editori), che verrà consegnato ai ragazzi
all'ingresso dell' “Under 16”. Salone nel Salone destinato ai giovanissimi e
suddiviso in fasce di età, consente ai bambini di curiosare nelle casette
“animate”, tra fiabe e prime storie ; mentre agli over 14, è riservato un
laboratorio, dove si potranno lanciare messaggi multimediali, scoprire nuove
tecniche di comunicazione visiva, trovare autori e libri, ovunque. Da sfogliare
o leggere, però, non da comprare. I volumi, infatti, sono destinati ad
arricchire le biblioteche degli ospedali infantili e ad avviare la campagna “Un
libro per tutti”, che proseguirà fino alla fine di giugno nelle librerie che
aderiscono all'iniziativa. A settembre i libri saranno consegnati agli
ospedali. Una bella iniziativa che fa il paio con “la montagna
incantata” : destinatari questa volta i carcerati, è per loro che ogni
visitatore potrà acquistare e donare un libro.
Quale ? Per gli indecisi, ma anche per i decisissimi
alla ricerca del titolo perduto, sono
previsti cinquecento metri quadrati di “biblioteca ideale” : scaffalature
aperte e assistenza personalizzata continua, per individuare l’autore o l’argomento
che interessa e semmai precipitarsi allo stand “giusto” per acquistarlo.
Sul fronte spettacolo, sono almeno due le iniziative da non
perdere. Lella Costa, Luciana Littizzetto, David Riondino e Paolo Rossi saranno
i protagonisti di “Ridere leggendo” (venerdì 22 maggio, ore 21) :
interpretazione, a modo loro, del libro come oggetto del discorso comico e come
espediente narrativo e teatrale.
Alla voce di Gabriele Lavia e di altri maestri della prosa,
sarà affidato invece l’appuntamento con “L’emozione dei classici” (domenica 24
maggio, ore 15). Un intero pomeriggio di ascolto delle più belle pagine della
letteratura, per aggiungere un’antica multimedialità al piacere consueto e
silenzioso che trascorre una riga dopo l’altra.
Un piacere di carta
forte del proprio passato e già denso di futuro. Almeno a giudicare dal
presente.
Rita
Guidi
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