E’ una nuova materia. Un libro che aggiunge la più difficile
lezione, al consueto orario scolastico. Una sfida importante, già raccolta nel
titolo : “Educazione alla legalità - Dal rispetto della legge alla
convivenza democratica” ; filo rosso con la nostra città, è, tra l’altro,
quella Casa Editrice Spaggiari da sempre legata al mondo della scuola, e che
aggiunge così alla propria collana di “strumenti didattici” un titolo davvero
speciale.
Lo hanno scritto due professori (e chi altri ?),
impegnati quotidianamente nella consapevolezza di un compito, spesso oggi
sottovalutato, fatto di parole, di nozioni, di idee da spiegare e
trasmettere ; e poi di qualche cosa d’altro, indubbiamente slegato dalla
ristretta logica del voto, ma che pesa con forza, in ogni istante trascorso
all’interno di una classe. E’ il formare una coscienza morale, il crescere cittadini
del mondo, per usare le parole degli autori : e cioè di Giovanni Marchese,
docente di italiano e storia a Palermo, e di Maria Falcone, docente di Diritto
nella stessa città, il cui cognome non è solo un riflesso casuale con i ricordi
di un’Italia difficile, ma un legame ininterrotto col fratello Giovanni.
La difesa della speranza in una possibile convivenza civile,
il diventare uomini, cittadini, società, comincia, come sostengono loro, da lì,
da un banco di scuola. E quello che prima era affidato alle improvvisate
capacità di ogni docente diventa oggi un libro. Anzi un manuale, utile di
schede e unità didattiche.
Diviso in tre sezioni, il volume affronta innanzitutto
questioni soggettive e relazionali (“Io e gli altri”), analizzando
comportamenti, idee e opinioni, regole della convivenza a partire dall’ambito
della classe. Quindi si estende ad una dimensione più vasta (“La legge e la
società”), illustrando i luoghi della società, i testi della Comunità, le leggi
della Costituzione e le regole del Diritto. Per muoversi, in conclusione, verso
una dimensione insieme più imprescindibile e astratta (“La politica e la
morale”), nella quale si rintracciano appunti di storia della politica, si
chiarisce la struttura di uno Stato di diritto, si riflette su Stato, Mafia e
Anti-mafia.
Per questo, per il suo articolarsi dai concetti semplici ai
più complessi, il sottotitolo recita “tracce di un percorso educativo dalle
elementari alle superiori”.
E per questo gli autori confidano in questo più ampio modo di
fare scuola : “Coadiuvare i giovani
nel difficile cammino della formazione di una coscienza morale - scrivono
infatti in premessa - non significa
renderli ‘ripetitori di principi’, ma individui capaci di porsi prospettive
ampie sul mondo dei valori morali.”
Nulla di astratto, quindi, ma una conoscenza più partecipe di
ciò che ci sembra sempre così lontano e altro (ad esempio lo Stato, le sue
regole e i suoi meccanismi) ; e poi il rispetto degli altri, riconosciuti
come risorsa indispensabile alla propria crescita umana.
Nessun uomo è un’isola, insomma, come scrisse John Donne.
Maria Falcone e Giovanni Marchese sembrano, con altre parole, ripetercelo. Un
invito chiaro, perché anche solo la frase di una poesia possa diventare una
nuova ipotesi di insegnamento.
Rita
Guidi
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