una tecnica mista (“Ogni supporto, dall’aerografo alle matite,
può contribuire all’effetto di un disegno. Concorrere a creare una certa
immagine. Perché privarsene ?”).
E preferisce (“Per ora”)
le stelle : un’attenzione al cielo, che interpreta nelle sue tavole con
sensibilità scientifica e fantastica.
Lorenzo Ortolani ha vinto così. Selezionato, tra 236
concorrenti, da un prestigioso comitato internazionale, il ventisettenne
parmigiano parteciperà alla Mostra degli Illustratori, organizzata come ogni
anno in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi (10-13 aprile) di Bologna.
Sezione Non-Fiction, quella cioè dedicata all’informazione, “per
imparare - come si legge nel pieghevole della Mostra stessa - a guardare le
cose dentro e fuori, e conoscerne la struttura ed il funzionamento.” Ad esempio,
appunto, le stelle...
“Ho scelto l’astronomia
perché in questo momento mi appassiona - spiega Ortolani - Non è quindi un discorso legato
esclusivamente alla Mostra, anzi...E’ successo tutto più o meno per caso...”
Il caso e cioè un’insegnante : quella Professoressa
Angela Zaffani, docente di Disegno dal Vero al corso serale dell’Istituto d’Arte
“Paolo Toschi” (che Ortolani frequenta al secondo anno con impegno e profitto),
che gli ha detto del concorso e che
poteva farcela.
Una creatività evidente, insomma, e davvero nel sangue ;
se infatti il nome non vi è nuovo è perché le divertenti strisce a fumetti che
vedete proprio qui, sulla Gazzetta, le firma il fratello Leonardo ; ed è
lui stesso a raccontarci che tre loro disegni (perché bisogna aggiungere anche
la sorella Francesca) sono esposti al museo dell’auto di Torino.
Un desiderio per il futuro ?
“Continuare a fare
quello che sto facendo - sorride Ortolani - Il lavoro di giorno, la scuola di sera...E poi spero di poter realizzare
un mio libro di illustrazioni ; cosa consueta per gli autori americani e molto
meno da noi.”
E in un certo senso ha già iniziato : i lavori che saranno
esposti con quelli di altri 47 autori, alla mostra di Bologna ( e che poi
andranno in tour, in quattro città giapponesi), saranno poi raccolti come di
consueto in un Annual. Sorta di specializzatissimo catalogo, cui attingono come
a uno strumento irrinunciabile gli addetti ai lavori dell’editoria. Saranno
famosi ?
Rita
Guidi
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